Teatro

La Fura dels Baus dà il via a Benevento Città Spettacolo 2008

La Fura dels Baus dà il via a Benevento Città Spettacolo 2008

Sarà lo straordinario appuntamento con la compagnia catalana La Fura dels Baus il 6 e 7 settembre prossimi al Teatro Massimo di Benevento, ad anticipare con le due rappresentazioni del loro Boris Godunov, l’apertura della ventinovesima edizione del festival di teatro diretto da Enzo Moscato.
Un’anteprima festival affidata ad uno spettacolo rivelatore del tema scelto da Moscato per questa sua seconda tappa beneventana: Lo straniero. Disa ( r ) mare la prosa – incontri, confluenze, intrecci con il cosiddetto altro drammaturgico.
Una condizione e una dimensione che si rintracciano, differentemente declinate, nei titoli e nelle proposte del programma, che rappresenta la volontà di proseguire la linea innovativa ed originale del festival più longevo del sud Italia nel prolungamento del tema della scorsa edizione: Sconfini.
Anche per questa seconda direzione del festival di Benevento, Enzo Moscato ha immaginato un programma, articolato in diverse sezioni, che spazia dagli spettacoli, alle performance, alle mostre, agli incontri, alla letteratura, agli omaggi alle grandi personalità della scena e della cultura, fino al teatro ragazzi, tutti all’insegna di uno stesso tema: Lo Straniero.
Si parte con lo spettacolo del gruppo catalano La Fura dels Baus, sul terrorismo, per proseguire con il rapporto tra donne e potere delle nove Regine interpretate da Anna Proclemer, emblema dell’attenzione del direttore artistico per il teatro al femminile, così prepotentemente presente nel programma con Juliette Gréco, Catherine Spaak, Marina Confalone, Elisabetta Pozzi, Rosalia Porcaro.
E ancora, Rabinovich e Popov di Moni Ovadia, che nel suo testo racconta le esistenze di persone la cui memoria è anche la nostra. Uno spettacolo per riflettere sulla cultura ebraica, sull’ex Unione Sovietica. Ma anche sui legami umani e sui i sentimenti.
Di grande attualità lo spettacolo Gomorra, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e da un’idea di Ivan Castiglione e Mario Gelardi, presentato dal Mercadante Teatro Stabile di Napoli.
Ricordiamo, tra le altre proposte, Claudio Remondi e Riccardo Caporossi, con Orchestra in sciopero, la compagnia Solot, con Pecorari, fino alle performance dello stesso direttore Enzo Moscato, Toledo Suite e Parole dette in sogno.
Lo Straniero intende sottolineare la visione coerente della pratica teatrale di Moscato, che privilegia la ritualità, con i suoi intrecci e le sue confluenze, in una dimensione intima piuttosto che di spettacolarità.
Una linea per la quale il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, dichiara: “Il diverso assume in questa sede la dimensione di un vero valore. La nostra città si apre agli artisti, agli stili, agli ospiti, per diventare pratica e metafora dell’accoglienza”.
Della stessa idea l’assessore alla Cultura, Raffaele Del Vecchio: “Benevento è residenza del teatro, luogo dell’accoglienza per i giovani talenti, come ha testimoniato anche la prima edizione del festival Universo Teatro”.
Il tema di quest’anno - ha sottolineato Enzo Moscato – “Rafforza ed estende l’idea-cardine di promuovere, all’interno del festival beneventano, aspetti teatrali il più possibilmente originali e innovativi, nazionali ed internazionali, che mentre conservino un intimo legame coi tratti più autentici della tradizione, allo stesso tempo ne indaghino il suo apparente rovescio, o contrario, l’estradizione, l’allontanamento da essa, approfondendo ed allargando, con coraggio, una possibile pista alternativa di accesa invenzione-creazione di Teatro, che abbia magari, nella Poesia (quest’eterna Sconosciuta, quest’eterna Straniera, del palcoscenico), al posto della Prosa, il suo fulcro ispirativi”.